
La popolazione di Frosinone conta, a metà del XVII secolo, 1.885 abitanti. All’inizio del Settecento sono 3.000. La crescita è abbastanza sostenuta lungo tutto il corso del secolo dei lumi. Anzi, nel 1782 la popolazione, con le sue 6.670 unità, risulta più che raddoppiata.
Per il trentennio successivo osserva, invece, una lievissima tendenza al ribasso, registrando 6.014 abitanti nel 1816. Si tratta, tuttavia, di una “flessione” temporanea. Per tutto il XIX secolo, infatti, l’andamento demografico è caratterizzato da una crescita costante: 7.662 nel 1837, 9.234 nel 1853, per arrivare ai 10.161 abitanti del 1871.
Con l’avvento del XX secolo, Frosinone conta 12.815 residenti. Neanche le due guerre producono un rallentamento. La crescita in questo caso è certamente favorita, almeno dalla fine del 1926, dall’istituzione della Provincia, con conseguente trasformazione della città in capoluogo e sede di prefettura.
I dati degli anni della ricostruzione prima e del boom economico poi sono in linea con le tendenze nazionali, come pure quelli della più recente decrescita, che si registra dal 2011 a oggi.
GRAFICI SULLA POPOLAZIONE
Andamento della popolazione dal XVII secolo a oggi
Andamento della popolazione nell'800
Andamento della popolazione tra le due guerre mondiali
Andamento della popolazione dall'Unità d'Italia a oggi
APPROFONDIMENTI
I dati storici precedenti ai censimenti sono desunti dalle voci dedicate a Frosinone dall’Enciclopedia Italiana Treccani (edizione 1932 e appendici II e III). Per i dati successivi all’Unità si può fare riferimento al sito dell’Istat.
I matrimoni nel primo ventennio postunitario

A seguito della “Breccia di Porta Pia” (20 settembre 1870), e quindi della fine dello Stato Pontificio, anche il Comune di Frosinone si dovette adeguare alla legislazione unitaria del Regno d’Italia, recependo, tra le altre, le norme sullo Stato civile, con la conseguente compilazione dei registri di nascita, matrimonio, morte e cittadinanza.
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In questa ottica uno strumento preliminare, che semplifica la ricerca nel caso in cui non si fosse in possesso di dati storico-familiari, è costituito dagli Indici decennali per serie. Si tratta di registri compilati a partire dal 1871, per un periodo di dieci anni, salvo il primo che ne ricomprende undici, e distinti per evento. Negli Indici sono riassunte le informazioni essenziali per reperire gli estremi del singolo atto: cognome e nome in ordine alfabetico, anno di nascita (o di matrimonio o di morte) e il corrispondente numero di registro.
Il primo approccio è dedicato agli Indici dei matrimoni. L’esame di questa fonte consente, preliminarmente allo spoglio dei singoli registri, la possibilità di effettuare delle ricostruzioni storico-sociali e statistiche sulla popolazione del tempo, con particolare riferimento all’onomastica e alle principali caratteristiche della crescita demografica (Frosinone contava, al 1871, circa 10.000 abitanti). Va comunque tenuto presente che gli Indici, come in generale i singoli atti della relativa serie, non censiscono i matrimoni celebrati al di fuori delle mura cittadine.
Nel primo decennio dopo l’Unità si sono registrati a Frosinone 922 matrimoni, con una media annuale quasi pari a 84. Il 1877 risulta l’anno con il maggior numero di unioni, 130 in totale, mentre quello con il risultato meno florido è il 1872, che ne conta soltanto 15. Nel medesimo lasso di tempo, i cognomi più ricorrenti, all’atto della sottoscrizione delle promesse nuziali, sono Minotti, Turriziani, Spaziani, Bracaglia e Antonucci, rispettivamente con 38, 37, 30, 28 e 24 persone.
Il decennio 1882-1891, pur con un’annualità di meno rispetto al precedente lasso, registra una crescita sensibile, contando 1.474 unioni (+75%). Si contraggono in media circa 147 matrimoni l’anno. Nel medesimo arco cronologico di riferimento spicca il dato del 1886, in cui si registrano 278 nozze; all’opposto il dato del 1890, che con con sole 98 unioni rappresenta l’anno più “povero” della serie. Non muta di molto il quadro dei cognomi più presenti all’altare: si tratta, in ordine decrescente, di Spaziani (con 74 persone), Turriziani (66), Minotti (56), Bracaglia (35) e Ceccarelli (29).
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